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cicogna nera

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Messaggio  Lucio Bordignon Mer Dic 10, 2008 9:57 am

Cari amici inizio col mandarvi un testo di carattere generale sulla cicogna nera apparso su
"Salvati dall'Arca" del wwf-italia (alberto perdisa editore) fatto da me
a risentirci


CICOGNA NERA (Ciconia nigra)



In larga parte specie migratrice, nidifica in Eurasia e sverna in Africa a sud del Sahara. Solo una parte della popolazione iberica e della popolazione sud-orientale europea è stanziale. Esiste anche una seconda popolazione, isolata da quella eurasiatica, che si riproduce nell’Africa australe.

Specie che abita la foresta, molto schiva e diffidente nei confronti dell’uomo.

Specie dal carattere solitario, a differenza della Cicogna bianca che ama stare in gruppo. La Cicogna nera infatti nidifica a coppie isolate e migra di preferenza da sola, anche se non è infrequente osservare piccoli gruppetti, perlopiù aggregati da fattori orografici (es. stretti e valichi) che concentrano gli uccelli, piuttosto che da esigenze gregarie.

Le coppie sono territoriali e normalmente nidificano distanti di qualche km una dall’altra. Hanno bisogno di territori ampi che vanno dai 50 ai 150 kmq.

L’habitat nel Centro-Nord Europa è rappresentato da vaste regioni boschive con latifoglie di varie specie, pure o miscelate a boschi di pino. All’interno della foresta, o nei pressi, devono trovarsi torrenti a lento scorrimento, paludi inframmezzate da alberi, acquitrini, piccoli laghi, dove le cicogne possano catturare piccola fauna acquatica. Nelle regioni meridionali europee gli ambienti frequentati sono molto più aperti e possono essere occupati territori anche con scarsa copertura arborea, purché vicini ad ambienti umidi.

I nidi vengono costruiti su grandi alberi, all’interno di grossi complessi forestali. Le piante scelte devono essere dominanti rispetto alle altre od avere grosse branche laterali libere da rami più piccoli, in modo da agevolare l’ingresso al sito riproduttivo. Per la costruzione del nido vengono scelte anche pareti verticali con sviluppo di qualche decina di metri d’altezza. La costruzione viene spesso alloggiata in anfratti. Il sito rupestre è più comune nella parte meridionale dell’areale europeo, mentre l’albero è il sito tipico nell’Europa Centro-settentrionale.

Le coppie sono monogame e utilizzano lo stesso nido per più anni, se non vengono disturbate: in tal caso è facile che ricerchino siti più tranquilli.

Le parate nuziali sono poco appariscenti, di breve durata e non rumorose (il contrario della Cicogna bianca…).

I genitori sono coscienziosi nelle cure parentali, ad esempio un adulto non lascia mai da soli i piccoli nelle prime 2-3 settimane di vita per scongiurare atti predatori. Un adulto ripara sempre col suo corpo da freddo e pioggia i giovani, sin quando questi non hanno un piumaggio consistente. I giovani lasciano il nido dopo un settantina di giorni (63-71 giorni) e seguono gli adulti a pesca. Le cicogne nere amano di norma alimentarsi in ambienti “chiusi”, protetti dalla copertura offerta dalla vegetazione.

Il cibo principale è rappresentato da pesci, sotto i 25 cm, secondariamente da anfibi, insetti, crostacei, rettili, piccoli mammiferi e uccelli.

Le prede vengono ricercate sempre in acqua, solitamente preferendo piccoli corsi d’acqua o zone inondante con un livello piuttosto basso, non oltre il metro d’altezza. Le zone alimentari possono distare anche 15 km dal nido. Gli spostamenti, dove esistono le condizioni idonee, vengono fatti a volo veleggiato, utilizzando le correnti calde ascensionali, che consentono un forte risparmio energetico, visto che gli adulti durante l’allevamento dei giovani devono coprire più volte al giorno distanze dell’ordine di decine di chilometri. Il cibo, nella quasi totalità pesce di piccole dimensioni (sotto i 15 cm di solito) viene immagazzinato dai genitori nel gozzo, e poi rigurgitato. Ho osservato rigurgiti record composti da 16 pescolini in totali, vomitati in due blocchi. I giovani arrivano a mangiare sino a 3-4 etti di pesce al giorno. Ho osservato a fine giugno sino a 4 rigurgiti al giorno fatti da uno stesso genitore.

A volte, soprattutto durante le migrazioni, si possono osservare Cicogne nere cacciare anche in ambienti decisamente aperti, come in paludi e risaie. Se non trovano ambienti umidi le Cicogne nere si accontentano di sostare nelle praterie erbose a caccia di insetti (questo avviene ad esempio in Sardegna) .

La migrazione interessa l’Italia

La presenza in epoca storica della Cicogna nera in Italia ci viene segnalata da Federico II di Svevia, nel suo Trattato di ornitologia, risalente al XIII° secolo. In tale periodo la specie nidificava ancora in Italia, nella Capitanata (Puglia). Successivamente si sono perse le sue tracce come animale che si riproduceva nel nostro Paese, mentre nella letteratura ornitologica, ritroviamo citazioni di Cicogna nera che si riferiscono alla quasi totalità ad episodi di abbattimento: la persecuzione è sicuramente la causa più importante della sparizione della popolazione nidificante e della rarefazione dei migratori in Italia. Le Cicogne nere venivano abbattute perché ritenute dannose per il pesce o per essere imbalsamate. Le uccisioni illegali, nonostante la specie fosse già protetta in Italia in epoca prebellica, continuarono sino agli anni Settanta. Si dovettero aspettare gli anni Ottanta per rivedere in buon numero le Cicogne nere in Italia, vuoi per la generalizzata ripresa demografica della specie in Europa, vuoi per il rispetto da parte dei cacciatori (ora per fortuna, tranne rari casi, la Cicogna nera è rispettata durante la stagione venatoria).

Il primo caso di nidificazione accertato recentemente in Italia è del 1994, all’interno del Parco naturale del Monte Fenera, tra le province piemontesi di Novara e Vercelli.

A questo seguirono altri casi in altre regioni: in Calabria nel 1997, in Basilicata nel 2000, in Lazio nel 2002. A tuttora le coppie nidificanti in Italia restano pochissime, meno di una decina: 2-4 annualmente in Piemonte, 2-4 in Basilicata, 1-2 in Calabria, 1 in Lazio (vedi figura 1).

La situazione è tutt’altro che in evoluzione positiva, come si dovrebbe aspettare da una specie in espansione . In Calabria negli ultimi tre anni (2003-2005) non si sono più verificate nidificazioni; nel Lazio l’unica coppia non ha mai prodotto giovani; in Piemonte, dove a fine decennio Novanta le coppie erano salite a cinque ora si nota un arresto della crescita. L’unica regione che sta dando segnali positivi è la Basilicata dove nel 2006 erano presenti 4 coppie (vedi Tabella I). Su questi bassi valori è possibile che possano incidere fattori come la difficoltà nel reperire i nidi e la difficoltà di seguire in natura gli adulti di questa specie molto schiva, tuttavia esistono sicuramente delle cause che frenano l’espansione in Italia.

La Cicogna nera depone in media 3-5 uova, che sono incubate da entrambi i sessi, ma soprattutto dalla femmina, per 32-38 giorni. In Italia nel periodo 1994-2002 il successo riproduttivo, cioè il rapporto fra giovani involati e coppie che hanno deposto è stato di 3,1 .

La maturità sessuale è raggiunta nel terzo anno di vita. L’individuo più longevo è vissuto, in cattività, per 31 anni.


seguirà qualche foto


un caro saluto
lucio bordignon, ornitologo

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Lucio Bordignon

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Messaggio  bobo Sab Dic 13, 2008 6:03 pm

Ciao Bobo, le cicogne nere in Italia sono seguite dal G.L.I.Ci.Ne (gruppo di lavoro sulla cicogna nera) che ha come coordinatore nnazionale il sottoscritto.
Grazie al fatto che abbiamo un coordinatore per ogni regione e 140 collaboratori sparso in tutt'Italia siano in grado di avere notizie su ogni cicogna nera che si riproduce, migra o sverna in Italia. Grazie a questa rete abbiamo potuto monitorare l'evolversi positivo della colonizzazione in Italia, non solo come nidificanti, passando da 1 alle attuali 8-10 coppie, ma anche aumentando sensibilmente la raccolta dati sui soggetti migranti, tanto che con questi nuovi dati abbiamo pubblicato la monografia "La cicogna nera in Italia", con dati aggiornati a tutto il 2004, che è a tuttora l'unico volume italiano dedicato alla specie.
Il Glicine ha sede presso il parco naturale del monte fenera, dove lavoro.
Tra qualche giorno seguiranno altri testi sulla cicogna nera o su altre specie selvatiche e qualche altra foto.
un caro saluto
lucio bordignon, ornitologo


Ultima modifica di Lucio Bordignon il Mar Dic 16, 2008 1:28 am - modificato 1 volta. (Motivazione : cicogna nera)
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Messaggio  Admin Dom Dic 14, 2008 11:50 pm

Bobo, sono certo che Lucio ci farà crescere un bel po'.
Noi appassionati di animali selvatici abbiamo solo da imparare da persone con l'esperienza di Lucio.
Sperando di non fargli perdere la pazienza con le nostre domande...
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Messaggio  Admin Mar Dic 16, 2008 11:44 pm

Inviatemi questa mattina dall'amico Lucio, inserisco foto recenti dell'unica nidificazione conosciuta in Lombardia.


Esemplare adulto nel nido

cicogna nera Cicogn10

Esemplare adulto che veleggia al disopra di una foresta dove, tipicamente, si potrebbe trovare un nido di questo bellissimo e inconsueto animale
cicogna nera Cicogn11
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Messaggio  bobo Ven Dic 19, 2008 1:21 pm

Belle queste foto, almeno si vedono icolori così particolari. I riflessi metallici verde sul piumaggio nero sono incredibili.
Certo che gli articoli di un ornitologo sul campo sono ben diversi da quelli che fanno copia/incolla con gli scritti altrui trovati nei libri o in internet.
Bene sono contento di questo approccio diverso di un forum che non scrive sciocchezze e che cerca di far crescere i propri iscritti.

La mia esperienza mi ha fatto notare che maggior parte dei forum, si riduce allo specchietto delle allodole per commercianti travestiti da allevatori, che non aspettano altro di accalappiare il giovane alle prime armi che si lascia spennare, senza rendersene conto, nella totale fiducia dell'esperienza dell'allevatore-commerciante.
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